Riunita la direzione del Partito repubblicano: la posizione sull'autonomia differenziata

Convocata dal coordinatore prov.le Gabriella Andriani, si e' riunita la Direzione del Partito Repubblicano allargata alla sezione di Siderno . Presenti, oltre il direttivo, il coord. Reg. Salvatore Zoccali ed i Cons. Naz. Attisani, Giordano, Scopelliti, ed il Sindaco di Platì Rosario Sergi.I repubblicani, nella fattispecie, sono stati invitati ad esprimere la loro posizione intorno al DDL Calderoli / Autonomia differenziata.

Si sono valutati i pro ed i contro che deriverebbero dall'attuazione della suddetta legge, in merito al federalismo fiscale ed alla regionalizzazione di materie , che dovrebbero rimanere di esclusiva competenza dello Stato. L' ampia discussione, aperta con una relazione politico- tecnica dall' Andriani, ha fatto emergere le conseguenze deteriori, sociali ed economiche, in cui si ritroveranno il nostro Paese , la ns Regione ed in particolare il territorio reggino .L'Autonomia differenziata, così come proposta, tendera' a trasformare l'Italia in piccole repubbliche i cui poterei legislativi ed economici autonomi, alimenteranno la diseguaglianza tra i cittadini italiani. Infatti il l'Autonomia dettata dall'art.116 della Costituzione non è mai stata attuata, proprio in ragione di punti critici che riguardano la gestione delocalizzata della Sanità, della Istruzione,dell'Energia, del Lavoro, dei Trasporti. Basti pensare che l'Istruzione, basilare per la formazione di un'individuo, subirebbe un vero processo separatista: si avrebbero programmi diversi da regione a regione e sistemi di reclutamento territoriale. Per quanto riguarda Sanità e Lavoro ne sarebbero violati i diritti. E questa è solo una minima considerazione di un'analisi più ampia che si è andati a studiare e dibattere all'interno dl Partito, senza attestarsi sul NO a prescindere. Inatti, l'Autonomia differenziata potrebbe essere presa in considerazione relativamente ai suoi benefici solo se esistesse la garanzia dei LEP e la quantificazione degli stessi, a priori, per ogni Regione. Si è consapevoli che non esistono risorse sufficienti per finanziare i minimi livelli di prestazione, per cui le regioni economicamente deboli diverrebbero incommensurabilmente povere.

Che la legge sia scritta a favore delle Regioni più ricche è palese!

Alla luce di queste premesse il PRI metropolitano non può dare assenso alla violazione dei principi civici ed unitari della Repubblica, nonchè alla discriminazione sociale ed economica del proprio territorio. La riunione si è conclusa con la decisione unanime di compiere una doverosa battaglia politica, acchè il Governo corregga il tiro, anteponendo alle scelte di potere, l'Unità ed il benessere del Paese. Inoltre, essendo che il DDL Calderoli tende a violare i principi di eguaglianza e solidarietà contenuti nella prima parte della Costituzione, sarà opportuno interessare la Corte Costituzionale sulla legittimità della stessa proposta di legge.

Questi gli intenti che i consiglieri nazionali del Partito reggino dovranno riferire al Consiglio già convocato a Roma, giorno 10 marzo p.v.

Gabriella Andriani avvierà un dialogo con tutte le forze politiche, le associazioni, i sindacati ed i cittadini che intendono partecipare alla suddetta battaglia di tutela civica e patriottica .